
IL DIRETTIVO ESERCITO DEL SINDACATO UNITARIO DEI LAVORATORI MILITARI (SIULM) aveva scritto nella prima decade di giugno al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Pietro SERINO per delle criticità segnalate, sulla sicurezza nei luoghi di lavoro presso il Centro Militare di Equitazione di Montelibretti.
In generale, la segnalazione, riguardava le condizioni di vita e di lavoro del personale militare impiegato presso l’Agenzia Foraggi del Centro.
In particolare, era stato segnalato che la salubrità di uffici e servizi igienici della struttura sembravano non essere rispondenti ai requisiti stabiliti dal decreto legislativo n. 81/2008.
Inoltre, i magazzini per la conservazione dei foraggi, il locale destinato alla miscelazione dei cereali e i silos di stoccaggio presentavano delle criticità in quanto sprovvisti di adeguate misure di sicurezza per gli operatori militari.
Pertanto, il SIULM aveva chiesto che le citate segnalazioni potessero costituire oggetto di controllo e vigilanza antinfortunistica da parte dell’Ufficio per il Coordinamento dei Servizi di Vigilanza d’Area dello Stato Maggiore dell’Esercito e che venissero sospese tutte le attività del personale impiegato in questi luoghi a rischio.
Ad oggi, purtroppo dobbiamo segnalare che non abbiamo ricevuto alcuna risposta e questo ci fa preoccupare per la salute del personale ancora potenzialmente impiegato in questi settori.
Conseguentemente, abbiamo deciso di scrivere al Capo del I Reparto dello Stato Maggiore dell’Esercito, generale di Divisione Gaetano Lunardo, responsabile dei rapporti con le Associazioni Professionali a Carattere Sindacale tra i Militari, per avere notizie in merito.
Infine, è stato chiesto di poter effettuare, ai sensi di quanto stabilito dalla legge sui sindacati, nella prima decade di settembre un incontro con il personale militare del Centro Militare di Equitazione di Montelibretti volto a tutelare la salute e la sicurezza degli operatori militari nei predetti settori.
SULLA SICUREZZA IN AMBIENTI DI LAVORO E SULL’INCOLUMITA’ DEL PERSONALE NON SI SCHERZA.