

“Nominato ufficiale, Giovanni Drogo partì una mattina di settembre dalla città per raggiungere la Fortezza BASTIANI, sua prima destinazione. Si fece svegliare ch’era ancora notte e vestì per la prima volta la divisa da Tenente…..e indossò la mascherina FFP2 per partecipare dopo qualche ora alla cerimonia dell’alzabandiera”.
Abbiamo rinverdito alcuni brani del Deserto dei Tartari di Buzzati per segnalare delle situazioni paradossali che ci vengono segnalate dai nostri iscritti.
Ancora oggi, nonostante a livello generale siano stati eliminati tutti gli obblighi di indossare le mascherine, in alcune Caserme (o forse è meglio chiamarle fortezze anti COVID), dei comandanti/datori di lavoro, applicano in maniera restrittiva la circolare emanata dal I REPARTO Reclutamento, Affari Giuridici ed Economici del Personale del 17 giugno 2022, che riprendendo analoga direttiva dello Stato Maggiore della Difesa, forniva delle indicazioni sulla proroga dell’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, di tipo FFP2 per l’accesso a mezzi di trasporto dove si determinano situazioni di assembramento o nelle strutture socio sanitarie e socio assistenziali.
Riguardo poi ai luoghi di lavoro della Difesa, nelle predette circolari non sono state date disposizioni univoche, ma si è preferito delegare ai datori di lavoro la responsabilità di adottare …le prescrizioni sulla base di valutazioni che siano aderenti alle diverse realtà lavorative, sentiti i medici competenti …tutelando, in particolare, gli appartenenti alle categorie fragili, valutando, secondo il principio di massima precauzione, di rendere obbligatorio l’utilizzo delle mascherine ogni qual volta….non sia possibile garantire il distanziamento interpersonale negli ambienti al chiuso.
Da quanto segnalano alcuni nostri iscritti, queste disposizioni hanno creato delle situazioni discriminanti tra Reparti o nell’ambito dello stesso Reparto. A titolo di esempio, possiamo citare Reparti diversi che hanno sede nella stessa città, dove un Comandante ha ritenuto opportuno mantenere l’obbligo della mascherina durante la cerimonia dell’alzabandiera, invece l’altro, ritenendo che all’aperto e con il dovuto distanziamento non vi siano situazioni di rischio, ha esentato il personale dall’uso della stessa. Per non parlare poi di un Reparto del Nord dove è da giugno obbligatorio l’uso della FFP2 durante l’alzabandiera, ma si è ritenuto opportuno non impiegarla in occasione di cerimonie con partecipazioni di Autorità civili. Su quest’ultimo aspetto, basta esaminare le foto del sito della Difesa, dove in occasione di cerimonie alle quali ha partecipato il Ministro della Difesa Lorenzo GUERINI, il personale inquadrato in armi era sprovvisto del citato dispositivo individuale.
Orbene, di fronte a queste situazioni di indeterminatezza il SIULM Esercito ha preferito scrivere al Capo del I REPARTO dello Stato Maggiore dell’Esercito per chiedere delle direttive univoche sull’uso dei dispositivi di protezione individuale delle vie respiratorie, per evitare che si creino queste situazioni discriminatorie tra Reparti. Tali disposizioni servirebbero anche per sollevare i
comandanti/datori di lavoro da eventuali responsabilità soggettive in presenza di controversie giurisprudenziali.
Siamo certi che un autorevole intervento dello Stato Maggiore dell’Esercito possa sanare al più presto questa situazione critica, fermo restando che l’obbligo dell’uso delle mascherine stabilito dal Decreto Legge 16 giugno 2022, n. 68 dovrebbe essere valido fino al 30 settembre 2022, a meno di ulteriori inutili proroghe.
IL SIULM ESERCITO è al vostro fianco.
Dateci fiducia, aiutateci a rappresentarVi e a rappresentare le Vostre Istanze.
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