
COMUNICATO STAMPA
SIULM: “ Perchè il Sindacato? – FESI – Casse di previdenza !!”
Ancora si incontrano colleghi militari che ritengono il sindacato per gli uomini in divisa un qualcosa di superfluo, però poi gli stessi si lamentano delle decisioni prese per il procrastinamento, fino a ventiquattro mesi, degli emolumenti che le casse ufficiali e sottufficiali devono corrispondere al personale che giunge alla tanto agognata quiescenza.
Stesso discorso per quanto riguarda la decisione di tagliare la somma totale da destinare al fondo efficienza servizi istituzionali (FESI) per i prossimi anni. Vale la pena ricordare che questo emolumento lo si percepisce fino al grado di capitano.
I militari restano ancora, dopo le sentenze della CEDU e della Corte Costituzionale italiana, gli unici lavoratori che non possono godere di una parte sociale che abbia poteri concertativi e che possa difendere i propri interessi.
Alcuni insistono sull’esistenza della rappresentanza militare, ma dopo più di quarant’anni di tale esperienza siamo nella situazione di essere i militari europei peggio pagati.
E’ il sindacato cosa fa? E’ la domanda che ci viene fatta!!
Il sindacato militare ha bisogno che tutti gli uomini in divisa facciano la propria parte, almeno con le iscrizioni, per divenire una massa spendibile sui tavoli concertativi sia all’interno del Ministero Difesa che governativi. E’ naturale che il SIULM sarebbe molto felice se tutti gli uomini in divisa si iscrivessero con la nostra organizzazione sindacale, ma a prescindere dalla scelta, l’esortazione che facciamo è di iscriversi ai sindacati!!!
L’alternativa è smettere di lamentarsi.
Il SIULM si impegna comunque a scrivere alla parte politica e alla parte tecnica per spiegare le ragioni della nostra assoluta contrarietà ad entrambe le decisioni.
Istrana, 16/12/2022
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Il SIndacato Unitario Lavoratori Militari (SI.U.L.M.), organismo di riferimento per la tutela dei diritti del personale con le “stellette”, nasce nel 2018 dalla brillante idea di 15 Militari appartenenti all’Esercito Italiano, all’ Aeronautica Militare ed all’Arma dei Carabinieri. L’abrogazione della norma sul divieto di costituire associazioni ha spinto questo gruppo di pionieri, animanti dalla sensibilità e dal senso di prodigalità nei confronti dei colleghi in difficoltà e precari, a staccarsi dalle vecchie logiche della rappresentanza militare per abbracciare il nuovo credo: “Tutelati Sempre”.