
COMUNICATO STAMPA
Queste tariffe sono insostenibili!!!
Il SIULM, da sempre vicino alle esigenze dei propri iscritti, ha nei giorni scorsi inviato una lettera al Ministro della Difesa, al Presidente della Regione Sicilia e agli Stati Maggiore della Difesa e delle Forze Armate, per rappresentare uno sproporzionato aumento delle tariffe dei collegamenti marittimi. Dal 1 Gennaio 2023 i tariffari da e per la grande isola hanno subito un aumento pari al 100%, rispetto a quanto corrisposto precedentemente per l’effettuazione del servizio.
E’ facile intuire che questo pesante incremento, nonostante sia già prevista una “scontistica”, sta incidendo sulle economie del personale e delle famiglie dei Militari che devono pendolare da e per la sede servizio utilizzando i traghetti.


Abbiamo rappresentato a vario livello che le attuali tariffe, in molti casi, incidono nella misura di 1/3 sullo stipendio percepito dal Militare. La situazione interessa tutte le donne e gli uomini con “le stellette” che utilizzano i collegamenti da e per la Sicilia, nonché le tratte con le isole nelle quali in nostro personale assicura quotidianamente i servizi (es. Lampedusa, Pantelleria, le isole Eolie, ecc.).

Il SIULM ha pertanto richiesto agli autorevoli interlocutori di organizzare una riunione per analizzare il problema e, soprattutto, nella quale si stabilisca di rivedere i piani tariffari da applicare al personale in divisa che quotidianamente garantisce in questa parte d’Italia, una serie di servizi imprescindibili (Capitaneria di Porto, Pubblica Sicurezza, ecc.).
Dipartimento della Comunicazione
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Il SIndacato Unitario Lavoratori Militari (SI.U.L.M.), organismo di riferimento per la tutela dei diritti del personale con le “stellette”, nasce nel 2018 dalla brillante idea di 15 Militari appartenenti all’Esercito Italiano, all’ Aeronautica Militare ed all’Arma dei Carabinieri. L’abrogazione della norma sul divieto di costituire associazioni ha spinto questo gruppo di pionieri, animanti dalla sensibilità e dal senso di prodigalità nei confronti dei colleghi in difficoltà e precari, a staccarsi dalle vecchie logiche della rappresentanza militare per abbracciare il nuovo credo: “Tutelati Sempre”.
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