Il Siulm Carabinieri comunica che, ha scritto al Comando Generale dei Carabinieri affinché si faccia promotore per risolvere una problematica che riguarda da vicino il personale che si trova ad operare sul territorio utilizzando il dispositivo C-Mobile così detto “ODINO”.

Approfondendo la questione, risulta evidente che l’avvento delle nuove tecnologie ha coinvolto il lavoro del carabiniere, permettendo di snellire alcune procedure, come ad esempio la possibilità di effettuare controlli ed accertamenti presso varie Banche Dati delle FF. PP. direttamente su strada mediante l’utilizzo del C-Mobile, meglio noto come ODINO. Il sistema, in dotazione ad ogni reparto sin dai livelli base, ha sia reso più snella l’attività “in strada”, ma ha anche recepito le modificate abitudini della società del nostro tempo; consentendo verifiche rapidi delle Banche Dati delle FF.PP. direttamente durante il controllo dei soggetti e dei veicoli fermati, sino a permettere il pagamento delle sanzioni in maniera immediata tramite POS. Giungono però segnalazioni di problematiche tecniche ed organizzative sull’utilizzo delle applicazioni in dotazione all’apparato; applicazioni che vanno in crash, abbonamenti scaduti, tutte problematiche che non può risolvere l’operatore che si trova ad utilizzarlo. Inoltre, molti militari ignorano le reali potenzialità dell’apparato, poiché dal momento dell’approvvigionamento, non si è mai provveduto ad offrire corsi che illuminassero sull’utilizzo e le possibilità di ausilio che il dispositivo può fornire nel servizio d’Istituto. Una segnalazione ricorrente è quella della problematica che si presenta ogni qualvolta il sistema si trova a ricevere un messaggio d’intervento, dove andando ad aprire il navigatore, più delle volte il sistema si blocca, costringendo gli operanti a trovare altri metodi per avere la possibilità di raggiungere il luogo d’intervento nel minor tempo possibile, non avendo l’ausilio della navigazione satellitare.

Sempre nell’ottica di migliorare il servizio svolto dal personale in servizio presso i Comandi impiegati sul territorio, per venire incontro alle necessità degli operatori, e contemporaneamente consentire il costante aggiornamento, sia in ottica legislativa che amministrativa, codesto Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri nell’ultimo anno ha sottoscritto un abbonamento con la casa editrice EGAF, per l’utilizzo e la consultazione dell’“APP VIOLAZIONI CDS” attraverso l’utilizzo dei dispositivi tablet in dotazione alle pattuglie. Ma da mesi ormai questa applicazione è scaduta e quindi, il personale per poter soddisfare le esigenze di impiego ed operare con efficacia dovrà acquistare di tasca propria un supporto idoneo a fronteggiare la mancanza di questa applicazione sempre più indispensabile per coloro i quali lavorano su strada, poiché garantisce in tempo reale i vari aggiornamenti o modifiche alle quali le norme del codice della strada sono costantemente soggette

QUESTA SEGRETERIA NAZIONALE SIULM Carabinieri ha chiesto un incontro al Comando Generale e di prevedere in primis dei corsi per l’utilizzo dello strumento informatico, nonché degli applicativi in esso installati, di poter continuare a godere dell’utilizzo delle applicazioni, da utilizzare per le esigenze del personale impiegati nei servizi d’istituto e la possibilità di ampliare le funzioni come, ad esempio, acquisire le informazioni/dati dei documenti scansionandoli.

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Il Sindacato Unitario Lavoratori Militari (SI.U.L.M.) è un Associazione Professionale a Carattere Sindacale tra Militari (A.P.C.S. M.) InterForze riconosciuta e iscritta al nr. 18 dell’Albo del Ministero del Difesa. Noi siamo unorganismo di riferimento per la tutela dei diritti del personale con le “stellette”, nati nel 2018 dalla brillante idea di 15 Militari appartenenti all’Esercito Italiano, all’ Aeronautica Militare ed all’Arma dei Carabinieri. L’abrogazione della norma sul divieto di costituire associazioni ha spinto questo gruppo di pionieri, animanti dalla sensibilità e dal senso di prodigalità nei confronti dei colleghi in difficoltà e precari, a staccarsi dalle vecchie logiche della rappresentanza militare.  per abbracciare il nuovo credo: “Tutelati Sempre”.

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