Nella giornata di ieri, durante una riunione con esponenti del Governo, il Sindacato Unitario Lavoratori Militari (SIULM) – insieme ad altre sigle sindacali del comparto – ha ribadito con forza la necessità di cancellare gli ulteriori tre mesi di permanenza in servizio previsti dalla Legge di Bilancio.
Un provvedimento che, se confermato, rappresenterebbe l’ennesimo segnale di mancato riconoscimento della specificità dei militari, già da troppo tempo considerata solo a parole ma mai tradotta in misure concrete.
All’unanimità, tutte le sigle sindacali presenti – con il SIULM come unico sindacato rappresentativo dell’Aeronautica – hanno inoltre chiesto l’immediata attivazione della previdenza dedicata, misura indispensabile per restituire dignità e giustizia a chi serve lo Stato con dedizione e sacrificio quotidiano.
Durante l’incontro, diversi onorevoli senatori presenti si sono mostrati possibilisti, ma il SIULM Aeronautica non intende più accontentarsi di impegni verbali o promesse politiche.
“Non crediamo più alle parole – ha dichiarato il Segretario Generale Luigi Tesone – d’ora in avanti valuteremo solo i fatti concreti e le azioni che dimostrano realmente attenzione verso il personale militare.”
Il SIULM Aeronautica continuerà a vigilare e a battersi con determinazione affinché la specificità dei militari non resti un principio astratto, ma diventi finalmente una realtà riconosciuta e tutelata.
“La divisa ci unisce.”
SIULM - Sindacato Unitario Lavoratori Militari
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