Le mancanze del passato si pagano oggi: i militari esclusi dai lavori usuranti e penalizzati dal nuovo aumento dell’età pensionabile
Il Governo ha deciso di non congelare l’aumento dei tre mesi di aspettativa di vita previsto per il prossimo biennio, adeguando così ulteriormente l’età pensionabile.
Una misura che, giustamente, non si applicherà ai lavoratori impegnati in mansioni usuranti. Tuttavia, ancora una volta, i militari restano esclusi da queste tutele, come se il loro servizio logorante, rischioso e altamente impegnativo non fosse da considerarsi usurante.
Questa esclusione rappresenta una doppia ingiustizia: da un lato, la disattenzione dell’attuale Governo, che continua a ignorare la specificità del lavoro militare; dall’altro, le gravi mancanze del passato, quando i vecchi COCER non hanno saputo far inserire la categoria dei militari tra i lavoratori usuranti.
Il risultato è che oggi il personale in uniforme dopo una vita spesa per garantire la sicurezza del Paese, le notti tranquille dei cittadini e la difesa dei valori democratici in Italia e nel mondo viene ancora una volta penalizzato con un ulteriore prolungamento dell’età lavorativa.
Una vera e propria beffa per chi ogni giorno mette a rischio la propria salute e la propria vita.
Il SIULM Aeronautica denuncia con forza questa ingiustizia storica e chiede al Governo un intervento immediato per riconoscere ai militari lo status di lavoratori usuranti, con tutte le tutele previdenziali e sanitarie che ne conseguono.
Il SIULM chiede attenzione per i militari.
È tempo di un cambiamento vero.
Iscriviti oggi al SIULM: unisciti a chi difende davvero i diritti di chi serve il Paese, per non pagare domani le scelte sbagliate di ieri.
SIULM - Sindacato Unitario Lavoratori Militari
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