SIULM

Sindacato Unitario Lavoratori Militari

Notizie

CARABINIERI: BUONI PASTO E MENSA DI SERVIZIO

Il Siulm Carabinieri comunica che, ha scritto al Comando Generale dei Carabinieri affinché si faccia promotore promotore per eliminare il buono pasto (con grossi problemi di utilizzo) e prevedere al suo posto una specifica indennità di mancato pasto e adeguare le somme corrisposte per la fruizione delle mense.

L’attuale situazione economica ha creato un innalzamento dei costi dei beni di prima necessità, che l’Istituto Nazionale di Statistica ha valutato in una media del 17%. L’inflazione ha eroso significativamente il valore dell’importo corrisposto del buono sostitutivo del pasto (che ha grossi problemi di utilizzo ed è anche in parte tassato).

La nostra organizzazione sindacale propone di eliminare il buono pasto e prevedere al suo posto una specifica indennità direttamente sullo statino o su una carta ricaricabile. Inoltre, si chiede di estendere tale adeguamento anche al costo del pasto servito nelle mense di servizio, è evidente che anche le ditte fornitrici delle derrate alimentari o del servizio mensa hanno adeguato il confezionamento dei pasti ai nuovi listini di acquisto delle materie prime, rendendone la qualità, oltre che la quantità, non accettabile.

 

LA SEGRETERIA NAZIONALE SIULM CARABINIERI, ha chiesto, di intervenire celermente al fine di porre il giusto correttivo ad una problematica che colpisce trasversalmente tutto il personale militare.

 

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Il Sindacato Unitario Lavoratori Militari (SI.U.L.M.) è un Associazione Professionale a Carattere Sindacale tra Militari (A.P.C.S. M.) InterForze riconosciuta e iscritta al nr. 18 dell’Albo del Ministero del Difesa. Noi siamo un organismo di riferimento per la tutela dei diritti del personale con le “stellette”, nati nel 2018 dalla brillante idea di 15 Militari appartenenti all’Esercito Italiano, all’ Aeronautica Militare ed all’Arma dei Carabinieri. L’abrogazione della norma sul divieto di costituire associazioni ha spinto questo gruppo di pionieri, animanti dalla sensibilità e dal senso di prodigalità nei confronti dei colleghi in difficoltà e precari, a staccarsi dalle vecchie logiche della rappresentanza militare. per abbracciare il nuovo credo: “Tutelati Sempre”.

MAMMA ATTENZIONE!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dopo il lavoro del SIULM https://www.siulm.it/blog/articles/decontribuzione-lavoratrici-madri, con il disinteresse di alcune Amministrazioni, si è comunque raggiunto il risultato.

Il M.E.F., con il messaggio 035/2024 del 11 marzo 2024, ha reso noto di aver intrapreso le necessarie azioni per procedere all'adeguamento delle procedure del sistema NoiPA, finalizzate all'applicazione della "Decontribuzione lavoratrici madri - art. 1, commi 180,181 della Legge 30/12/2023, n. 213".

Le predette attività di adeguamento prevedono che da aprile 2024 sarà rilasciata una funzionalità in Gestione Stipendi che permetterà, per la rata di maggio 2024, l'applicazione della decontribuzione prevista, con decorrenza dal 1 gennaio 2024.

QUANTO “COSTA” ESSERE MILITARI

Lettera aperta del Segretario Nazionale Interforze.

QUANTO “COSTA” ESSERE MILITARI

Qualche sera fa rimasi sconvolto da ciò che la Tv nazionale trasmetteva in prima serata. Le immagini ritraevano una baraccopoli nel sud Italia. Mentre ragionavo sulla vita che conducevano queste povere persone, un dignitoso ospite della struttura mostrava le condizioni penose in cui viveva e rivelava di guadagnare solo € 50 al giorno. Qualche minuto dopo, facendo zapping, mi sono soffermato a guardare il notiziario della sera. Il giornalista raccontava le vicende della Nave Caio Duilio. I nostri Militari avevano intercettato e abbattuto nel Mar Rosso, due droni appartenenti ai ribelli Houthi. L’attacco ai Militari è stato seguito da un comunicato stampa diffuso da un rappresentante degli Houthi che ha chiarito meglio la loro posizione. L’incaricato dichiarava che l'Italia era schierata con i paesi a loro ostili. Questo ha determinato l’inclusione di quest’ultima tra gli stati nemici degli Houthi.

Mentre consideravo queste notizie, pensavo che i nostri Militari, i valorosi marinai italiani, coloro che difendono gli interessi della nostra Nazione in Italia e all’estero percepiscono un’indennità forse inferiore a tante persone che accedono ai sussidi elargiti dallo Stato italiano.

Questa riflessione ha rattristato il mio animo. Pur non appartenendo alla Marina Militare, so bene i sacrifici che compiono tutti i Militari per servire la Patria lontano dai confini nazionali. Mi sono chiesto quanto fosse giusto se coloro che combattono per la nostra sicurezza, spesso in condizioni pericolose e avverse, guadagnino addirittura meno di chi vive in condizioni di disagio e che noi consideriamo delle persone "povere" e “sfortunate”. Lo so sembra assurdo, ma i Marinai della DUILIO, per svolgere un servizio impegnativo e pericoloso, percepiscono il Compenso Forfettario d’Impiego il cui corrispettivo è pari a poco più di € 3 l'ora.

Mentre ero assorto in questi pensieri, un altro dubbio si è insinuato nella mia mente. Riflettevo sul fatto che il Governo in carica, la scorsa settimana abbia convocato solo i sindacati delle Forze di Polizia (FF. PP.) per discutere le novità da introdurre nel prossimo contratto. Nonostante le norme equiparino gli appartenenti alle Forza Armate (FF. AA.) a coloro che appartengono alle FF.PP., ancora una volta le esigenze dei Militari siano state ignorate. Tra le tante disparità, mi è venuta in mente la sperequazione di trattamento relativa al riconoscimento dei 6 scatti contributivi validi ai fini stipendiali e del Trattamento di Fine Servizio. Essi sono concessi ai Militari appartenenti alle FF. PP. e non ai Militari della FF. AA. , e poi, e poi, e poi, tante altre!!.....Ma alla fine che motivazioni deve avere un cittadino italiano per fare il Militare in Italia? Sarà forse questa la causa per la quale ci siano pochissime domande di arruolamento?

La risposta che mi sono dato è: “Forse, realmente non conviene mettersi le stellette sul collo. Per noi uomini in armi, con qualche ruga in più, l’uniforme è uno stile di vita. La divisa, cari governanti, noi la indossiamo con onore, la vestiamo ogni giorno perché è ormai divenuta la nostra seconda pelle. Ma le nuove generazioni?!?!?!?!?”

IL SEGRETARIO GENERALE INTERFORZE DEL SiULM

Dott. Luigi TESONE

IL SIULM MARINA RINGRAZIA L’ONOREVOLE GRAZIANO

IL SIULM MARINA RINGRAZIA L’ONOREVOLE GRAZIANO

Il SiULM – Direttivo Marina Militare – ringrazia l’Onorevole Stefano GRAZIANO, Capo Gruppo del Partito Democratico nella IV^ Commissione della Camera (Difesa) per le dichiarazioni rilasciate a favore dei nostri Marinai impiegati nelle operazioni Conflict Risk.

L’Onorevole, già sensibilizzato dal nostro Segretario Generale della Marina Militare, ha richiesto un intervento del Governo affinché preveda idonei ristori per il personale impiegato in aree molto calde del pianeta. In particolare l’attenzione del Parlamentare si è concentrata sul personale imbarcato sull’Incrociatore Caio DUILIO, esso: “…opera in una zona ben definita.”. L’Onorevole Graziano richiede: “….di corrispondere anche al personale imbarcato l’indennità di contingentamento dal momento dell’ingresso nell’area di operazioni e fino al momento dell’uscita dalla stessa.”. Quest’ultimo precisa che la concessione di tale trattamento: “Sarebbe solo un segnale di attenzione.”.

Il SiULM Direttivo Marina, plaude il Parlamentare per la sensibilità dimostrata verso il personale della Marina Militare. Donne e Uomini che, oltre a rappresentare il nostro Paese proteggono e tutelano gli interessi nazionali.

 

Istrana(TV), 12/03/2024

 

 

IL SEGRETARIO NAZIONALE M.M.

Dottor Antonio MALCANGIO

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Il SIndacato Unitario Lavoratori Militari (SI.U.L.M.), organismo di riferimento per la tutela dei diritti del personale con le “stellette”, nasce nel 2018 dalla brillante idea di 15 Militari appartenenti all’Esercito Italiano, all’ Aeronautica Militare ed all’Arma dei Carabinieri. L’abrogazione della norma sul divieto di costituire associazioni ha spinto questo gruppo di pionieri, animanti dalla sensibilità e dal senso di prodigalità nei confronti dei colleghi in difficoltà e precari, a staccarsi dalle vecchie logiche della rappresentanza militare per abbracciare il nuovo credo:Tutelati Sempre”.

L’ERGASTOLO OSTATIVO DELLE SANZIONI DI STATO

Carabinieri: L’ergastolo ostativo delle sanzioni di stato.


 

Il Siulm Carabinieri comunica che, ha scritto al Comando Generale dei Carabinieri affinché si faccia promotore di far modificare la normativa riguardo l’annullamento delle sanzioni di stato.

Nel nostro ordinamento penale è prevista la possibilità di ottenere la riabilitazione a seguito di condanna penale, a determinate condizioni previste dalla legge. Stessa possibilità viene data anche al tribunale militare, a seguito di condanna penale di un militare, fermo restando il rispetto delle condizioni previste dalla legge.

L’unico caso di ergastolo ostativo è previsto per quei militari che sono incorsi in sanzioni disciplinari di stato, che equivalgono ad una condanna a vita in quanto non è possibile ottenerne la cancellazione, così come è invece giustamente previsto per le sanzioni di corpo. Le sanzioni di stato seguono tutta la carriera del militare impedendone l’accesso a determinati istituti, ultimo in ordine di tempo la possibilità di assumere cariche sindacali a seguito di nomina da parte dell’assemblea congressuale sindacale, menomandone la reale e fattiva partecipazione in tutte quelle situazioni che potrebbero consentirgli un miglioramento nella vita professionale e personale. Non è possibile che dopo 10, 15, 20 o più anni gli effetti deleteri delle sanzioni di stato debbano proseguire i loro effetti sui militari, quasi fossero una persecuzione a vita.

LA SEGRETERIA NAZIONALE SIULM CARABINIERI ha chiesto, allo Spettabile Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, viste le numerose segnalazioni giunte dai NS iscritti, di farsi portavoce affinché venga modificata la disposizione che impedisce di ottenere la cancellazione della sanzione di stato, dandone una tempistica certa che dia la possibilità al militare di rimettersi in gioco alla pari con tutti gli altri colleghi, decorso un tempo non punitivo ma congruo dall’emanazione della sanzione di stato, quale ad esempio i due anni, così come previsto per le sanzioni di corpo. Inoltre, l’amministrazione colmerebbe un vuoto nella disciplina delle sanzioni di stato, dando al contempo la possibilità ai militari meritori di rientrare in un alveo di normalità nella vita professionale militare.

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FIRMATO L’ATTO DI RAPPRESENTATIVITÀ!

Dipartimento della Comunicazione e Informazione

COMUNICATO STAMPA

 

Firmato l’Atto di Rappresentatività!!!!!

 

Ieri 13 Marzo 2024, il Segretario Generale Interforze, Dottor Luigi TESONE, ha firmato presso il Ministero Difesa l’Atto di Rappresentatività. Il momento storico per il SiULM è avvenuto alla presenza del Capo del 5 Reparto Affari Giuridici dello Stato Maggiore Difesa, Generale di Divisione Carabinieri Rosario CASTELLO.

L’Atto di Rappresentatività è stato sottoscritto a seguito del superamento, di diverse migliaia di deleghe, della soglia minima del 2% prevista dalla Legge nr. 46 del 2022. Da “domani” il SiULM siederà nei tavoli di concertazione per rappresentare le richieste dei nostri iscritti

 

Istrana, 14/03/2024

 

IL CAPO DEL DIPARTIMENTO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE

Dottor Roberto SIBILLA                            

 

 

 

 

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COMUNICATO FESTA DELLE DONNE

Dipartimento della Comunicazione e Informazione

COMUNICATO STAMPA

 

Buona Festa della Donna

 

 

A Noi del SiULM piace onorare questo 8 Marzo, citando le parole di Oriana FALLACI: “Essere donna è così affascinante. E’ un avventura che richiede un tale coraggio, una sfida che non finisce MAI”. Care Amiche Associate e Colleghe è proprio “….la sfida che non finisce MAI.” che accomuna la Vostra e la Nostra esistenza.

E’ passato poco più di un secolo da quando la parte più bella e sensibile del genere umano ha cominciato a richiedere prima ed ottenere dopo, quelli che ora sono diritti inalienabili. Dal 1907 ad oggi la società civile ha cercato di porre rimedio ai tanti divieti, alle privazioni e agli abusi commessi contro le donne. Solo dal 2000 le Forze Armate Italiane hanno avuto la possibilità di far partecipare alle selezioni per l’arruolamento anche il genere femminile, siamo stati l’ultimo tra i paesi del Patto Atlantico a farlo.

In questa giornata speciale il nostro augurio più grande va a tutte le Donne ed in particolare a quelle in divisa che ogni giorno combattono contro i piccoli e grandi ostacoli della vita. Loro rappresentano una componente essenziale ed completamente integrata nelle Forze Armate. L’apporto fornito è prezioso nella quotidianità lavorativa, ma diventa imprescindibile durante le missioni internazionali. Esse rappresentano il modello delle donne italiane e forniscono un contatto importante con quelle appartenenti alle popolazioni locali. Offrono a queste donne meno fortunate la loro assistenza, il supporto morale e materiale diventando di fatto un punto di riferimento e, a volte, l’unica ancora di salvezza.

Alle Nostre Associate porgiamo un GRAZIE INFINITO per aver riposto in noi la Vostra Fiducia. A Voi Donne in Divisa Noi dedicheremo tutto il tempo e la professionalità necessaria per far riconoscere pari diritti ed opportunità. Vi chiediamo di far parte della vostra Associazione proponendo nuove iniziative e\o partecipando attivamente candidandovi alle prossime votazioni per l’accesso alle nostre cariche direttive.

 

 

 

Istrana (TV), 08/03/2024

 

IL CAPO DIPARTIMENTO COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE

Dottor Roberto SIBILLA                        

 

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CONTRATTO FORZE ARMATE: CHI RAPPRESENTA I MILITARI?!?!?

In un contesto di crescente complessità e minacce globali, le Forze Armate si trovano spesso in prima linea per proteggere la sicurezza Nazionale ed Internazionale. Tuttavia, emerge una preoccupante disparità nel trattamento da parte del Governo, in particolare durante una guerra ibrida. Mentre i Militari si dedicano coraggiosamente a fronteggiare sfide multilaterali, il Governo sembra averli dimenticati, convocando per discutere il rinnovo del contratto, ormai scaduto da anni, solo i sindacati delle Forze di Polizia.

 

Questa scelta suscita riflessioni profonde sulla gestione delle risorse e sull'attenzione governativa nei confronti di coloro che sacrificano la propria vita per la sicurezza nei teatri operativi nazionali e internazionali. Mentre le Forze di Polizia sono indubbiamente cruciali per mantenere l'ordine interno, il mancato coinvolgimento diretto dei rappresentanti delle Forze Armate solleva interrogativi sul loro status e sulla priorità attribuita dal Governo.

 

I Militari stanno affrontando sfide uniche che richiedono risorse adeguate, supporto morale e condizioni contrattuali equilibrate. La convocazione esclusiva dei sindacati delle Forze di Polizia per trattare il rinnovo del contratto accentua una percezione di abbandono tra le file dei Militari. Il personale che noi vorremmo rappresentare ci chiedono: “Chi si farà carico di sedersi al cospetto dei delegati del Governo e descrivere le esigenze e le richieste economiche delle Donne e degli Uomini con le stellette?!?!?; Che rappresentatività ha un’organizzazione sindacale che non può essere portavoce dei propri associati?!?!?; Per quale motivo un Militare dovrebbe aderire ad una sigla Sindacale se quest’ultima non ha la possibilità di rappresentarlo?!?!. Quesiti ai quali non possiamo dare risposta. Questi legittimi dubbi influiscono negativamente sulla percezione che il personale Militare avrà sui Sindacati e potrebbero avere ricadute negative sulla motivazione e sulla coesione delle Forze Armate. Condizioni quest’ultime necessarie affinché il personale Militare affronti con successo le complesse dinamiche della situazione Geopolitica attuale.

 

La comunità militare, composta da individui fedeli e disciplinati, merita maggiore considerazione da parte del Governo. L'abbandono percettibile dei Militari potrebbe erodere la fiducia nelle Istituzioni e compromettere l'efficacia delle Forze Armate nel lungo periodo. È essenziale che il Governo riconsideri la sua strategia di coinvolgimento e assicuri che tutte le forze di difesa siano trattate con giustizia e rispetto.

 

Per il Segretario Generale del SIULM è imperativo che il Governo riconsideri questa scelta, assicurando un trattamento equo, quindi è necessario parlare di contratto, previdenza e riconsiderare la questione dei sei scatti che tantissimo malumore sta riportando tra i Militari.

 

Solo con una gestione responsabile e inclusiva si potranno preservare l'integrità, l'efficacia e l’efficienza delle Forze Armate nel fronteggiare le sfide del mondo contemporaneo.

Istrana (TV), 06/03/2024

 

IL SEGRETARIO NAZIONALE INTERFORZE

Dottor Luigi TESONE

 

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FUCILIERI DELL’ARIA: EQUIPAGGIO O PASSEGGERI?

Dipartimento della Comunicazione e dell’Informazione

COMUNICATO STAMPA

Fucilieri dell’Aria: equipaggio o passeggeri?

 

Giorno 3 marzo il SiULM - dipartimento Aeronautica ha scritto al Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare (A.M.) e al suo Ufficio di Consulenza e Affari Giuridici per richiedere alcuni chiarimenti sul trattamento spettante ai Fucilieri dell’Aria (FCA) impiegati nel servizio di Air Marshall Security Service (AMSS) .
Il personale Fuciliere dell’Aria (FCA) è addestrato e impiegato per proteggere Uomini e Mezzi dell’AM in Italia ed all’Estero e nello specifico offrono una cornice di sicurezza al personale della 46^ Brigata Aerea di Pisa durante le missioni in teatri operativi considerati caldi. Con questi ultimi condividono la tratta volata, gli spazi all’interno del velivolo, i rischi connessi all’attività, ma non il vitto, l’utilizzo delle carte di credito dell’Amministrazione Difesa, né tantomeno del denaro dato in uso al responsabile del Velivolo per affrontare le spese impreviste in area di operazioni. Il personale FCA, nonostante faccia parte imprescindibile dell’equipaggio di volo, non ha diritto al pasto confezionato riscaldabile “a bordo”, ma gli viene somministrato un sacchetto composto generalmente da generi alimentari “freddi”. Durante le missioni operative accadono spesso
imprevisti che ne modificano tempi e luoghi. Tali variazioni sulla tabella di marcia impongono spese aggiuntive non previste come pranzi, cene e pernottamenti. I Fucilieri, a differenza dei piloti e degli altri operatori di bordo, sostengono questi oneri inattesi facendo riferimento alle loro forze economiche.
Questa Sigla Sindacale attende una positiva risoluzione delle problematiche, al fine di riconoscere parità di trattamento al personale Fuciliere.

Istrana (TV),

IL CAPO DIPARTIMENTO COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE

Dottor Roberto SIBILLA                       

 

 

 

 

 

 

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COMUNICATO CONGEDO PARENTALE

Segreteria Nazionale Interforze

COMUNICATO STAMPA

 

Il congedo parentale. Ecco la nuova sfida del SiULM

Il Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Militari (SIULM), animato da un costante impegno a favore delle famiglie dei Militari, si fa nuovamente portavoce di una rivendicazione urgente e necessaria. Dopo il successo ottenuto con il riconoscimento per le donne in divisa della decontribuzione spettante alle mamme lavoratrici, ci apprestiamo a guidare la “lotta” per l’applicazione delle nuove indicazioni per i fruitori del secondo mese del Congedo Parentale.

Noi del SiULM abbiamo a cuore i Militari e le loro famiglie, per questo metteremo in campo le energie e le risorse necessarie per accelerare sui tempi di applicazione delle nuove direttive relative al Congedo Parentale. La novità giunge dalla Legge di bilancio 2024 (ex legge Finanziaria): Congedo con l'80 % della retribuzione nel 2024 per due mesi per madre o padre. Tale Legge (L. 213/2023) amplia nuovamente l’importo dell'indennità del Congedo Parentale fruibile per madri o padri entro il 6 anno di vita del bambino. In particolare il nuovo dispositivo normativo prevede l'aumento dell'indennità (ordinariamente fissata al 30% della retribuzione imponibile) all'80% per due mesi nel 2024 e all'80% per un mese, e al 60% per un altro mese, a partire dal 2025. Tale norma è entrata in vigore il 01 gennaio e si applica anche nel settore pubblico.

Nonostante la disposizione di Legge, gli Stati Maggiori e i sindacati dei Militari hanno ignorato l’importante ricaduta che può avere per le famiglie. Siamo a conoscenza che le norme possono diventare attuabili solo se seguite da circolari esplicative. Ci duole sottolineare che sono passati mesi da quando la Legge è stata approvata e nessuno ne fa parola fino ad oggi. Abbiamo atteso per comprendere se qualche attore istituzionale si facesse carico di questa situazione, ma ancora una volta il SIULM farà da capofila in quest'altra “battaglia”. Siamo disponibili a collaborare con altre sigle, per fornire i riferimenti normativi affinché si faccia fronte comune per il riconoscimento dei benefici dell’Art 1 della L. 231/2023.

 

Circolare 57 del 18-04-2024

 

IL SEGRETARIO NAZIONALE INTERFORZE

Dottor Luigi TESONE

 

 

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