SIULM

Sindacato Unitario Lavoratori Militari

Notizie

ABOLIZIONE LIMITI DI ETA’

Il Siulm Carabinieri comunica che, ha scritto allo Spett.le Comando Generale dei Carabinieri affinché si faccia promotore di variare la normativa vigente ed il regolamento interno a favore di quei colleghi che ambiscono a migliorare la propria carriera e ambiscono a non fossilizzarsi in un dato reparto, favorendone la mobilità.

Molti colleghi sono insoddisfatti dall’aspettativa di carriera, in special modo, del ruolo appuntati e carabinieri, che al compimento del loro 40° anno di età anagrafica, sono impossibilitati a poter andare in moltissimi reparti quali la Linea Mobile o N.A.S. o Servizio Navale o Ispettorato del Lavoro e via dicendo…. bloccando qualsiasi aspirazione personale. Persino il GE.TRA. “taglia” le gambe a chi ambisce a poter cambiare reparto in base alle proprie qualità, vicissitudini, aspirazioni e/o titoli di studio.

Nel dettaglio vi sono vincoli di impiego e vincoli di età che andiamo ad analizzare:

In riferimento alla pubblicazione della circolare sui trasferimenti annuali si nota come i militari di qualsiasi ordine e grado per la linea Mobile Carabinieri, vengano mortificati con dei vincoli assurdi di età.

Desideriamo porre all’attenzione i vincoli di impiego e i limiti di età applicabili ai militari in servizio attivo.

Prendiamo per esempio il profilo di impiego dei neopromossi V. Brig. dell’Arma (non a titoli) ove è previsto l’obbligo dei quattro anni di permanenza presso Stazione/Radiomobile.

Prendiamo per esempio che l’età anagrafica degli stessi nel profilo di impiego, impegni il militare obbligatoriamente a rimanere fino a 40 anni nella linea territoriale, senza possibilità alcuna di poter andare successivamente trasferito alla linea Mobile.

La circolare relativa al GE.TRA. penalizza due volte gli aspiranti Carabinieri che gradiscano un eventuale impiego alla linea mobile, in quanto:

Alla data dell’uscita della graduatoria devono aver mantenuto tutti i requisiti per fare domanda (giugno 2023) poiché i vincoli di impiego devono essere assolti al compimento effettivo dell’impiego in territoriale (e non come anno solare);

Però i relativi 40 anni di età (limite previsto per l’accesso alla linea mobile), invece, non devono essere posseduti nell’anno in corso, se pur il militare non ancor quarantenne voglia farne richiesta.

Quindi il vincolo d’età per accesso alla linea mobile non è di 40 ma di 39 anni compiuti.

Come indicato alla Pag. 1 della circolare 944001-1/T-81-1.Pers. Mar. datata 13.01.2023 del C.G.A. – I° Reparto SM Ufficio Impiego Personale Marescialli, Brigadieri, Appuntati e Carabinieri “I requisiti citati al precedente punto 4 devono essere posseduti al 31 dicembre 2023 (fatta eccezione per i periodi di servizio previsti dal profilo di impiego del ruolo di appartenenza che dovranno essere ultimati alla data di pubblicazione della graduatoria)”.

Come indicato nell’ Appendice 1 dell’Allegato “G” alla circolare n. 944001-1/T81-1 Pers. Mar. “Per il personale, di tutti i ruoli, che ambisce al trasferimento “a domanda” ai Reggimenti e ai Battaglioni della 1^ Brigata Mobile, non aver compiuto il 40° anno di età alla data del 31 dicembre 2023”.

Come riportato nella circolare, i Carabinieri della linea mobile sono soggetti a vincoli di impiego specifici in relazione alle loro mansioni e alle esigenze dell'Arma. Pertanto, chi fa parte già della linea mobile non è soggetto all’età di permanenza e può continuare a prestare servizio fino al raggiungimento dei 64 anni di età, a meno che non si trovino in situazioni speciali previste dalle norme in vigore.

Per quanto sopra, al fine di rendere più agevole il servizio ai militari in servizio attivo che gradiscano un eventuale trasferimento alla linea mobile, questo Sindacato propone di dare la possibilità ai militari che compiranno od hanno compiuto il 40° anno di età nel 2023 o negli anni successivi, ed inoltre di poter dare possibilità a chi sta terminando il periodo minimo del profilo di impiego di poter accedere al trasferimento

nella linea mobile procrastinando lo stesso al compimento effettivo dell’assolvimento del profilo di impiego e di poter accedere all’applicativo Ge.Tra. per l’eventuale trasferimento alla linea mobile.

Si richiede di apportare le dovute modifiche alle limitazioni di età, che andrebbero totalmente abolite, mettendo al loro posto, delle efficaci e reali visite mediche di idoneità, in base al ruolo e reparto di aspirazione e di mantenimento dei requisiti.

 

LA SEGRETERIA NAZIONALE SIULM CARABINIERI ha chiesto, allo Spettabile Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, di valutare la possibilità di eliminare il limite di età, vista l’attuale aspettativa di vita e di esperienza che i militari “anziani” possono offrire.

Visitate il sito per vedere le convenzioni riservate agli iscritti.

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Il Sindacato Unitario Lavoratori Militari (SI.U.L.M.) è un Associazione Professionale a Carattere Sindacale tra Militari (A.P.C.S. M.) InterForze riconosciuta e iscritta al nr. 18 dell’Albo del Ministero del Difesa. Noi siamo un organismo di riferimento per la tutela dei diritti del personale con le “stellette”, nati nel 2018 dalla brillante idea di 15 Militari appartenenti all’Esercito Italiano, all’ Aeronautica Militare ed all’Arma dei Carabinieri. L’abrogazione della norma sul divieto di costituire associazioni ha spinto questo gruppo di pionieri, animanti dalla sensibilità e dal senso di prodigalità nei confronti dei colleghi in difficoltà e precari, a staccarsi dalle vecchie logiche della rappresentanza militare. per abbracciare il nuovo credo: “Tutelati Sempre”.

PROPOSTA DI MODIFICHE NELLA DISCIPLINA DELLA FIGURA DI RLS

Il Siulm Carabinieri comunica che, ha scritto allo Spett.le Comando Generale dei Carabinieri affinché si faccia promotore di migliorare l’efficacia e l’efficienza dell’azione amministrativa; quindi, ha rappresentato alcune situazioni suscettibili di modifica, ravvisate nella disciplina della figura del RLS:

1- La nota n. 26/4-1” P” di prot. del 29/03/2010, del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, IV Reparto – SM – Ufficio Logistico, disciplina la figura dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, militari e civili.

2 - L’Arma dei Carabinieri forma e aggiorna il proprio personale deputato a ricoprire l’incarico di RLS, impiegando giustamente tempo, soldi ed energie.

3 - L’RLS acquisisce col tempo professionalità sempre crescente, divenendo per il personale dell’Arma CC figura di riferimento per le problematiche sulla sicurezza, lavorando spesso in sinergia con tutto il sistema della sicurezza del lavoro, ognuno per il proprio ambito.

4 - Questo impegno da parte del RLS non viene remunerato in particolare o in misura maggiore rispetto ai normali emolumenti previsti per tutti i militari, venendo svolto sempre con il mas- simo impegno e senso di responsabilità che contraddistinguono i militari dell’Arma dei Carabinieri.

5 - La suddetta circolare di cui al punto 2, lett. b (3) “Decorrenza, durata e revoca del mandato del RLS Militare”, pone come limite massimo dell’incarico n. 2 mandati di n. 3 anni, su nomina del Datore di lavoro. Questo limite, non corroborato da una palese motivazione di natura pratica, può inficiare il lavoro svolto dal RLS, soprattutto nei casi dove forte è la sinergia con il servizio di Prevenzione e Protezione.

6 - Per rendere più efficace ed efficiente l’attività dell’amministrazione nel settore della sicurezza del lavoro, a parere dello scrivente, sarebbe opportuno che fosse il Datore di Lavoro a decidere se rinnovare l’incarico per RLS oltre il secondo mandato oppure optare per un diverso militare, anche alla luce del percorso di lavoro del RLS che potrebbe essere troncato bruscamente, senza aver avuto il tempo di chiudere il ciclo lavorativo, costringendo il nuovo RLS a ripercorrerlo dall’inizio, con perdita di tempo soldi ed energie da parte dell’Amministrazione.

7 - Al punto 2, lett. b (1) ”procedure per la designazione dei RLSM” prevede la designazione da parte del datore di lavoro su proposta non vincolante degli organi della rappresentanza militare ( Co.Ba.R.). Alla luce dell’intervenuta modifica normativa da parte della legge 28/04/2022 n. 46, a parere dello scrivente, sarebbe opportuno sostituire la dicitura “organi della rappresentanza militare ( Co.Ba.R.)“ con la dicitura “ associazioni professionali a carattere sindacale tra militari “.

 

LA SEGRETERIA NAZIONALE SIULM CARABINIERI ha chiesto, allo Spettabile Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, di farsi da portavoce delle criticità riscontrate e di farle presenti nelle sedi opportune.
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RICHIESTA ASSEGNAZIONE DI JACKET OPERATIVI PER IL PERSONALE DEL NUCLEO RADIOMOBILE

Il SIULM Carabinieri comunica che, con spirito propositivo e contributo costruttivo, ha
fatto presente al Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri la problematica che attanaglia
il personale dei Nuclei Radiomobile, affinché prenda atto della problematica emersa negli
ultimi anni inerente il sovraccarico di strumenti in dotazioni agganciati al cinturone
dell’uniforme.
Da diverso tempo è nata l’esigenza impellente di dotare i Carabinieri che operano in strada, in
particolare gli appartenenti al Nucleo Radiomobile, di un jacket operativo ove poter riporre
tutti gli strumenti in dotazione.
Di fatto, negli ultimi anni gli appartenenti al radiomobile, hanno visto arricchire il loro
cinturone di numerosi strumenti da lavoro con dotazioni vaste e pesanti, che limitano i
movimenti. Oltre all’arma d’ordinanza, già abbastanza ingombrante e del peso di circa 1050
gr, al cinturone dei militari bisogna aggiungere le manette, la torcia tattica, i guanti
d’ordinanza, i guanti antitaglio, il secondo caricatore dell’arma individuale, la radio
trasmittente portatile, il coltello d’ordinanza, lo spray O.C., il tonfa e la pistola a impulsi
elettrici. Detti strumenti lavorativi sono essenziali per chi affronta malfattori quotidianamente
ed ugual importanza ha l’immediata disponibilità degli stessi. Ad oggi i “radiomobilisti” son
costretti a mantenere detto materiale al cinturone d’ordinanza, che arriva a raggiungere un peso
che supera i 5 Kg, sovraccaricando così la schiena, tutti i giorni lavorativi per almeno 7 ore al
giorno.
Lo stare seduto in autoradio non aiuta minimamente, in quanto il materiale in parte è posto
anche tra la schiena e la seduta, costringendo i militari e trovar posture innaturali per aver un
po’ di sollievo. Tantissimi sono i Carabinieri, di tutte le età, che dopo pochi anni soffrono di
dolori e infiammazioni muscolari, in particolare nella parte lombare, con l’emergere di
protusioni ed ernie discali. In oltre il sovraffollamento dei mezzi di lavoro sul cinturone, non
permette al militare di averne accesso nell’immediatezza.
LA SEGRETERIA NAZIONALE SIULM CARABINIERI ha chiesto, allo Spettabile
Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, di dotare urgentemente, almeno il personale del
radiomobile, del jacket operativo, in tal modo i militari potranno tener attaccati al cinturone
solamente l’arma d’ordinanza e le manette, mentre il restante materiale sarebbe ben distribuito
nella parte anteriore del jacket. In tal modo si eviterebbe che i Carabinieri, siano obbligati a
scegliere se lasciar in macchina parte degli strumenti di sicurezza in dotazione come spray,
torce, guanti ecc o andar incontro a problemi di salute derivati dal peso insostenibile a lungo
tempo sulla schiena. Chi opera per strada, ha bisogno di potersi muovere con scioltezza ed
avere un rapido approntamento di quanto gli possa servire al momento e caso per caso.

 

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SIULM CARABINIERI: PRIMA STORICA ASSEMBLEA SINDACALE ALL'INTERNO DELLE CASERMA DELLA CAPITALE.

Il Dott. Giuseppe Rifino Segretario Nazionale SIULM Carabinieri, ringrazia il comandante della Legione Carabinieri “Lazio” ed il Comandante della Compagnia di Ciampino per l’ospitalità ricevuta e per aver messo a disposizione la sala.

In data 29 gennaio 2024 i dirigenti dell’APCSM Siulm Carabinieri:

-Dott. Giuseppe Rifino Segretario Generale Nazionale Siulm Carabinieri;

-Michele Luca Gigante Segretario Generale Regione Lazio; membro del Dipartimento Legale, responsabile Nazionale pubbliche relazioni;

-Dott. Giuseppe Papa (praticante Avvocato) responsabile del Dipartimento Legale SIULM Carabinieri;

-Dott. Giovanni Cerenzia (praticante Avvocato) membro Direttivo Interforze SIULM Carabinieri;

hanno incontrato il personale in servizio nella sede di Ciampino presentando i servizi di consulenza offerti ai propri iscritti in materia di Diritto Amministrativo, Diritto Militare, compilazione e corretto andamento delle richieste per le “Cause di Servizio”, Tutela Legale Stragiudiziale con onori a carico dell’APCSM Siulm.

Si è trattato l’argomento dell’indennità di Rumore, nonché della prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro come stabilito dalla Legge 81/2008 e proprio dal confronto con i colleghi è emerso un forte malessere e disagio legato al mancato riconoscimento dell’indennità di rumore in un’area che è all’interno dell’aeroporto di Ciampino sottoposta a forte inquinamento acustico ed inquinamento da idrocarburi. Durante l’assemblea ci si è confrontati in videoconferenza con i colleghi della Polizia di Stato del sindacato Siulp a cui tale indennità è prevista.

Questa Segreteria Nazionale del Siulm Carabinieri, si fà carico di richiedere al Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri il riconoscimento della compagnia/stazione di Ciampino come sedi disagiate con la previsione di una indennità sia per l’inquinamento acustico che per l’inquinamento da idrocarburi.

NOI DEL SIULM NON LASCIAMO MAI NESSUNO DA SOLO, neanche quando le problematiche non sono solo di natura professionale. Per questo la Nostra assistenza e professionalità sono a 360′.

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RICHIESTA VALUTAZIONE ACQUISTO MATERIALE DI CONSUMO PER LE OFFICINE LEGGERE

Il SIULM Carabinieri comunica che, ha scritto al Comando Generale dei Carabinieri affinché si faccia promotore della seguente iniziativa:

Il Sindacato Unitario Lavoratori Militari denominato SIULM, con spirito propositivo e contributo costruttivo, ha fatto presente al  Comando Generale dell’ Arma dei Carabinieri la problematica che attanaglia le c.d. “officine leggere” dei Nuclei Radiomobile, affinché prenda atto della problematica emersa negli ultimi anni. Ormai da anni le autoradio in uso all’Amministrazione sono coperte da un pacchetto manutenzione che ne assicura i lavori ordinari e straordinari, lasciando scoperte quelle vetture ormai non più nuove ma ancora utili al servizio. Quest’ultime spesso hanno bisogno di semplici sostituzioni di pezzi sottoposti alla regolare usura, basta pensare alle pastiglie dei freni, ai dischi freno, al rabbocco degli oli, alla sostituzione dei filtri e via dicendo. Per detti motivi le vetture rimangono ferme, anche mesi, in attesa della conferma dell’irrisoria spesa. Detti lavori, un tempo effettuati quotidianamente dai meccanici dell’Amministrazione, se effettuati da “personale interno”, permetterebbero l’immediato rientro in circuito dell’autoradio e la sostituzione di veicoli inutilizzabili per lavori che necessitano tempi più lunghi. Oggi, i meccanici delle officine leggere, oltre a doversi confrontare con una macchinosa burocrazia, dovendo scrivere gran quantità di “carta”, spesso, si trovano a dover assentarsi per ore dal posto manutenzione, svolgendo attività burocratiche, quando con pochi minuti di lavoro, renderebbero nuovamente efficiente il mezzo a cui sono destinate queste semplici operazioni di ordinaria manutenzione.

Proprio per i motivi sopra elencati si chiede di voler valutare di dar la possibilità alle officine di detti Comandi Arma di poter avere a propria disposizione piccole dispense di materiale di consumo e pezzi di ricambio delle vetture non più coperte dal pacchetto di manutenzione, per poter tempestivamente effettuare quei semplici lavori che permetterebbero un continuo utilizzo delle autoradio e consentendo un ampio risparmio di denaro pubblico.

LA SEGRETERIA NAZIONALE SIULM CARABINIERI ha chiesto, allo Spettabile Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, di farsi promotore di questa problematica che tanto sta a cuore a chi operando per strada, ha bisogno di mezzi efficienti.