SIULM

Sindacato Unitario Lavoratori Militari

Notizie

IN AERONAUTICA È TROPPO DIFFICILE IL RICONGIUNGIMENTO!

Le famiglie dei militari dell'Aeronautica italiana si trovano ad affrontare una sfida sempre più difficile a causa delle restrizioni imposte ai ricongiungimenti familiari. Una delle ultime modifiche alla direttiva interna, ha stabilito che il ricongiungimento non può avvenire prima di cinque anni di servizio, una decisione che ha generato moltissimo disagio e malcontento tra i membri della Forza Armata e le loro famiglie.

 

Questa restrizione, seppur motivata da ragioni organizzative e di gestione delle risorse umane, sta avendo gravi conseguenze sul benessere delle famiglie dei militari dell'Arma Azzurra. Molte di esse si trovano ad affrontare lunghe separazioni, con il conseguente impatto emotivo e psicologico su tutti i membri coinvolti, soprattutto sui figli.

 

La prospettiva di dover attendere almeno cinque anni prima di poter riunire la propria famiglia ha contribuito a generare un clima di demotivazione e insoddisfazione tra i Militari dell'Aeronautica. Questo, a sua volta, può avere ripercussioni negative sulla performance e sull'efficacia operativa della F. A. nel suo complesso.

 

Ma le conseguenze non si fermano qui. Le restrizioni ai ricongiungimenti familiari hanno anche un impatto sulla capacità dell'Aeronautica di attrarre e sfruttare appieno il potenziale, l'intelligenza e le capacità specifiche dei suoi membri. Molti potenziali candidati potrebbero essere scoraggiati dal partecipare ai concorsi interni o, addirittura, dall' intraprendere una carriera in Azzurro. Non è facile pensare di poter costituire una famiglia sapendo di non poterci vivere.

 

È importante che le autorità di Vertice della Forza Armata prendano in considerazione queste preoccupazioni e valutino attentamente le implicazioni delle restrizioni ai ricongiungimenti familiari. Un equilibrio tra le esigenze organizzative e il benessere delle famiglie dei Militari deve essere trovato, al fine di garantire un ambiente lavorativo sano, motivante e produttivo per tutto il personale dell'Aeronautica italiana.

 

Il SIULM invita tutti i militari afflitti da tale situazione a contattarci al fine di porre in essere azioni comuni e collettive per la salvaguardia delle famiglie.

 

Segretario Generale Interforze

Dott. Luigi Tesone

 

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Il Sindacato Unitario Lavoratori Militari (SI.U.L.M.), organismo di riferimento per la tutela dei diritti del personale con le “stellette”, nasce nel 2018 dalla brillante idea di 15 Militari appartenenti all’Esercito Italiano, all’ Aeronautica Militare ed all’Arma dei Carabinieri. L’abrogazione della norma sul divieto di costituire associazioni ha spinto questo gruppo di pionieri, animanti dalla sensibilità e dal senso di prodigalità nei confronti dei colleghi in difficoltà e precari, a staccarsi dalle vecchie logiche della rappresentanza militare per abbracciare il nuovo credo: “Tutelati Sempre”. Il SIULM è iscritto al nr. 18 dell’Albo delle Associazioni Professionali a Carattere Sindacale (APCSM) tra Militari presso lo Stato Maggiore Difesa e a ottenuto la piena rappresentatività firmando l’Atto in data 13 marzo 2024.

TURNI H12 IN AERONAUTICA: MAGGIORI RISCHI E SERVIZI MENO EFFICIENTI

Negli ultimi tempi nell’Aeronautica sono stati introdotti significativi cambiamenti nell’organizzazione del servizio di vigilanza delle proprie installazioni. Questi mutamenti sono stati presentati come un passo avanti nella settore della “Force Protection”. I vertici della Forza Armata (F. A.) hanno chiarito che tale servizio è una risorsa strategica. Da una più attenta e personale valutazione, ci è apparso che la modalità di svolgimento dei servizi in argomento abbia solo incrementato i gravami di lavoro del personale Militare. Ci riferiamo in particolare ai servizi armati che, un tempo, si svolgevano con modalità H24 e da qualche mese in H12.

A parere del SIULM, l'eliminazione del servizio H24 rappresenta una decisione alquanto discutibile, che comporta conseguenze negative per il personale coinvolto. In primo luogo, espone i Militari a maggiori rischi durante gli spostamenti casa-lavoro, poiché i turni così concepiti raddoppiano i trasferimenti. In secondo luogo tali movimenti coincidono molto spesso con le ore di maggior traffico e ciò aumenta il fattore legato ai sinistri stradali. Questo problema aggiuntivo non solo minaccia la sicurezza del personale, ma può anche compromettere la prontezza operativa delle basi militari. Inoltre, l'eliminazione del servizio H24 ha un forte impatto ambientale. Il maggior numero di spostamenti casa-lavoro comporterà un aumento del traffico veicolare e, di conseguenza, un aumento delle emissioni di gas serra e dell'inquinamento atmosferico. Ciò va contro i principi di sostenibilità ambientale e avrebbe conseguenze a lungo termine sulla salute pubblica.

La decisione più controversa riguarda l'assenza di indennità notturne o compensi aggiuntivi per il personale che svolge attività in turnazione continuativa. Senza un adeguato riconoscimento del lavoro notturno, festivo e dei disagi associati ai turni irregolari, si mina sicuramente il benessere e la motivazione del personale Militare. Questi individui sono spesso chiamati a sacrificare il proprio riposo e la propria vita familiare per garantire la sicurezza delle installazioni Militari, e non riconoscerne adeguatamente il valore è ingiusto e demotivante.

In considerazione di quanto sopra esposto il SIULM chiederà il ripristino dei turni H24 con il sistema autocompensante. Questa tipologia di orario di servizio, a nostro avviso, garantiva maggiore efficacia, efficienza, sostenibilità e benessere per i Militari coinvolti, per le famiglie ed anche per le installazioni militari.

 

Segretario Generale Interforze

Dott. Luigi Tesone

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IL SIULM SOLLEVA LE QUESTIONI CRITICHE SUI TRATTAMENTI DEI MARESCIALLI DELL'AERONAUTICA MILITARE

In un recente discorso, il Ministro della Difesa ha sottolineato il valore inestimabile degli uomini e delle donne che compongono le nostre Forze Armate. Il Sindacato Unitario Lavoratori Militari (SIULM) accoglie con favore queste parole, riconoscendo l'importanza di celebrare il sacrificio e il servizio dei militari al servizio della nazione.

Tuttavia, in qualità di sindacato militare, riteniamo sia nostro dovere far conoscere al Ministro e all'opinione pubblica una realtà meno luminosa. Il personale militare è stanco di essere maltrattato e trascurato dalle istituzioni. È giunto il momento di porre fine a questa situazione ingiusta e insostenibile.

In particolare, desideriamo sollevare il problema dei numerosi marescialli anziani dell'Aeronautica Militare che, dopo una lunga e umiliante carriera al servizio del Paese, si trovano ora ad affrontare un destino ingiusto alle soglie della pensione. Questi valorosi uomini e donne che stanno per essere relegati nelle garitte in compiti di basso profilo, come se fossero giovani reclute appena arruolate.

Il Maresciallo dell'Aeronautica Militare, simbolo di dedizione e professionalità, chiede rispetto. È giunto il momento di dire basta alla sottovalutazione e alla mancanza di considerazione verso coloro che hanno dedicato una vita intera al servizio della Patria.

Il SIULM esorta il Ministro della Difesa e le autorità competenti a prendere seriamente in considerazione queste legittime preoccupazioni e ad agire tempestivamente per garantire il rispetto e la dignità del personale militare, specialmente di coloro che hanno raggiunto livelli di responsabilità e esperienza come i marescialli anziani dell'Aeronautica Militare.

È fondamentale che la società riconosca e valorizzi il contributo fondamentale dei militari alla sicurezza e alla difesa del Paese, garantendo loro condizioni di lavoro dignitose e trattamenti rispettosi. Il rispetto e il sostegno nei confronti del personale militare non sono solo doveri morali, ma sono essenziali per mantenere alta la morale e l'efficienza delle nostre Forze Armate.

Il Segretario Generale Interforze

Dott. Luigi Tesone

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LA DIRETTIVA AERONAUTICA SUI RICONGIUNGIMENTI COSÌ COM’È NON VA

Il Sindacato Unitario Lavoratori Militari (SIULM) ha recentemente inviato una lettera al Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare (AM), sollecitando una revisione della Direttiva DIPMA U.D.- 001 edizione 2022. Nella missiva, il SIULM ha espresso forti preoccupazioni per i vincoli imposti dal documento,
sottolineando l'effetto vincolante per la vita e per le famiglie dei Militari.
La Direttiva del 2022, al punto 7, lettera f., stabilisce le modalità con cui il personale dell'AM può chiedere il ricongiungimento alla sede di lavoro del coniuge. Tuttavia, il SIULM ha rilevato che questa nuova edizione è più restrittiva della precedente del 2020. In particolare, sono state introdotte maggiori limitazioni sui tempi di attesa per il ricongiungimento. L’attuale documento prevede un periodo minimo di 3 anni dal trasferimento d'autorità e 5 anni in caso di prima assegnazione al termine della fase di formazione.
Il nostro sindacato sostiene che tali restrizioni sono in palese contrasto con quanto stabilito dall'Articolo 17 della Legge 266/1999. L’attuale stesura della Direttiva DIPMA U.D.- 001 è anche in contrasto con i principi costituzionali ed in particolare con le tutele da riconoscere alla famiglia in quanto organizzazione primaria della società. La lettera infatti è stata l’occasione per citare gli Articoli 29 e 31 della nostra Carta Costituzionale.
Abbiamo dato il giusto risalto all'importanza di proteggere e agevolare i diritti spettanti alle famiglie, sottolineando che la Legge sul ricongiungimento familiare è stata formulata per superare le difficoltà specifiche dell'ambiente militare.
Il sindacato ha chiesto pertanto al Capo di Stato Maggiore, di valutare una modifica della Direttiva per facilitare effettivamente i ricongiungimenti familiari. A Tal proposito abbiamo proposto di ridurre o eliminare del tutto i limiti temporali imposti, in particolare per il personale cha ha all’attivo molti anni di servizio o che partecipa a concorsi interni.
Il SIULM si è dichiarato disponibile a collaborare con le autorità di vertice della F. A. per trovare una soluzione soddisfacente a questa problematica. Ciò garantirebbe un equilibrio maggiore tra le esigenze dell'Aeronautica Militare e il diritto dei Militari e delle loro famiglie a condurre una vita più stabile e soddisfacente.

IL SEGRETARIO NAZIONALE DEL SiULM AM
Dottor Vincenzo FERRI


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marzo 2024.

RIDATE L’INDENNITÀ AI FUCILIERI DELL’EX G.F.A. DEL 9° STORMO DI GRAZZANISE (CE)

Il Sindacato Unitario Lavoratori Militari (SIULM) ha inviato una lettera alla Direzione del Personale Militare e allo Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare – Ufficio Consulenza Affari Generali per richiedere l’applicazione dell’Art. 13 comma 19 del D.P.R. 56/2022, ed in particolare del riconoscimento dell’indennità supplementare spettante al personale dell’Aeronautica Militare qualificato Fuciliere dell’Aria (FCA).
Questa sigla sindacale ha evidenziato che il personale impiegato quale FCA presso il dismesso Gruppo Fucilieri dell’Aria del 9° Stormo di Grazzanise (CE), nonostante abbia continuato dal 2022 ad essere impiegato con queste funzioni nelle forze Joint Rapid Response Force (JRRF) e poi in attività di Air Marshall Security Service (AMSS) presso la 46^ Brigata Aerea di Pisa, non ha percepito l’indennità loro spettante. Tale indennizzo non gli è stato poi riconosciuto neanche quando i Militari in argomento sono stati impiegati presso il Battaglione Fucilieri dell’Aria del 16° Stormo “Protezione delle Forze” di Martina Franca (TA).
Il SiULM nella Lettera ha evidenziato che l’Art. 13 comma 19 del D.P.R. 56/2022 specifica chiaramente che tale indennità spetta al personale Militare che è in possesso di tale qualifica e che esplica tali funzioni.
Abbiamo rilavato un’errata applicazione della Norma e, pertanto, abbiamo richiesto l’immediata corresponsione dell’indennità fin ora maturata a tutto il personale FCA impiegato presso ex Gruppo Fucilieri dell’Aria del 9° Stormo di Grazzanise (CE).


IL SEGRETARIO NAZIONALE DEL SiULM AM

Dottor Vincenzo FERRI             


SIULM - Sindacato Unitario Lavoratori Militari
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marzo 2024.

FUCILIERI DELL’ARIA: EQUIPAGGIO O PASSEGGERI?

Dipartimento della Comunicazione e dell’Informazione

COMUNICATO STAMPA

Fucilieri dell’Aria: equipaggio o passeggeri?

 

Giorno 3 marzo il SiULM - dipartimento Aeronautica ha scritto al Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare (A.M.) e al suo Ufficio di Consulenza e Affari Giuridici per richiedere alcuni chiarimenti sul trattamento spettante ai Fucilieri dell’Aria (FCA) impiegati nel servizio di Air Marshall Security Service (AMSS) .
Il personale Fuciliere dell’Aria (FCA) è addestrato e impiegato per proteggere Uomini e Mezzi dell’AM in Italia ed all’Estero e nello specifico offrono una cornice di sicurezza al personale della 46^ Brigata Aerea di Pisa durante le missioni in teatri operativi considerati caldi. Con questi ultimi condividono la tratta volata, gli spazi all’interno del velivolo, i rischi connessi all’attività, ma non il vitto, l’utilizzo delle carte di credito dell’Amministrazione Difesa, né tantomeno del denaro dato in uso al responsabile del Velivolo per affrontare le spese impreviste in area di operazioni. Il personale FCA, nonostante faccia parte imprescindibile dell’equipaggio di volo, non ha diritto al pasto confezionato riscaldabile “a bordo”, ma gli viene somministrato un sacchetto composto generalmente da generi alimentari “freddi”. Durante le missioni operative accadono spesso
imprevisti che ne modificano tempi e luoghi. Tali variazioni sulla tabella di marcia impongono spese aggiuntive non previste come pranzi, cene e pernottamenti. I Fucilieri, a differenza dei piloti e degli altri operatori di bordo, sostengono questi oneri inattesi facendo riferimento alle loro forze economiche.
Questa Sigla Sindacale attende una positiva risoluzione delle problematiche, al fine di riconoscere parità di trattamento al personale Fuciliere.

Istrana (TV),

IL CAPO DIPARTIMENTO COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE

Dottor Roberto SIBILLA                       

 

 

 

 

 

 

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ANTINCEDI 9 STORMO, LO SMA RISPONDE

Dipartimento Aeronautica Militare

COMUNICATO STAMPA

Lo SMA ci risponde: “Chi non è turnista ha diritto allo Straordinario!!”


Il SiULM - Segreteria Nazionale dell’Aeronautica - ha appreso con favore la determinazione dello Stato Maggiore dell’A.M. – Ufficio Consulenza e Affari Giuridici (SMA-UCAG) circa la corretta applicazione dell’orario di servizio al personale non-turnista  quando impiegato in turno sporadica (non turni armati o di reparto, di cui ci stiamo occupando).
Sono mesi che questa Segreteria è contrapposta allo SMA per definire le problematiche che vive il personale del Servizio Antincendio sulla difforme applicazione della Direttiva SMA ORD-011 “norme generali sull’orario di servizio e sul lavoro  straordinario”, attuata dall’Ufficio di competenza del 9° Stormo di Grazzanise (CE).
Uno scambio di corrispondenza, seguito da un incontro tra Vertice di Forza Armata (F.A.) e delegati SiULM che in data 29 febbraio ha sortito l’obiettivo desiderato. L’Aeronautica Militare (AM) ha chiarito definitivamente che al personale del locale Servizio Antincendio che partecipa al medesimo Servizio in forma sporadica, va applicato l’orario di lavoro “aeroportuale”. Nella lettera di risposta il Capo dell’Ufficio Generale Consulenza e Affari Giuridici, Brigadiere Generale Dario ZANNONI, ha riportato che le eccedenze rispetto all’orario di servizio previsto vanno remunerate: “…… con il compenso da lavoro straordinario e, in subordine, il recupero compensativo.”.
Il Segretario Generale SiULM per l’AM, Dottor Vincenzo FERRI, commentando la risposta dello SMA ha dichiarato che: “Questa determinazione è un ennesimo successo della nostra sigla, frutto di un lungo e incisivo lavoro. L’obiettivo raggiunto è un successo non personale, ma del lavoro corale che noi del SiULM svolgiamo quotidianamente al fianco delle Donne e degli Uomini nostri associati.”. Il Segretario ha poi evidenziato che: “al 31 Gennaio di quest’anno si è raggiunto il quorum per essere considerate rappresentativi, faremo parte delle sigle sindacali che avranno rappresentatività nella prossima contrattazione nazionale.”.


IL SEGRETARIO NAZIONALE DEL SiULM AM

SIULM - Sindacato Unitario Lavoratori Militari
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“stellette”, nasce nel 2018 dalla brillante idea di 15 Militari appartenenti all’Esercito Italiano, all’ Aeronautica Militare ed all’Arma
dei Carabinieri. L’abrogazione della norma sul divieto di costituire associazioni ha spinto questo gruppo di pionieri, animanti dalla
sensibilità e dal senso di prodigalità nei confronti dei colleghi in difficoltà e precari, a staccarsi dalle vecchie logiche della
rappresentanza militare per abbracciare il nuovo credo: “Tutelati Sempre”.

COMUNICATO NUOVO CALCOLO PENSIONI

Dipartimento della Comunicazione e Informazione

COMUNICATO STAMPA

 

SiULM: “Giù le mani dalle nostre pensioni”

Il SiULM sta attenzionando da giorni la stampa nazionale in merito alla Riforma Pensionistica che il Governo starebbe ipotizzando di attuare dal 2025. Le aree di intervento, per il Comparto Pubblico Impiego, dovrebbero concentrarsi sul “taglio” delle quote retributive delle pensioni con il calcolo “misto” e sulla riduzione delle così dette “finestre mobili” per chi sceglierà l’uscita anticipata. Il pensionamento per anzianità dovrebbe, secondo gli ipotetici intendimenti governativi, essere ulteriormente penalizzato. Il Comparto Difesa da noi rappresentato, non accetta ulteriori penalizzazioni. I servitori dello Stato hanno il diritto di poter condurre una vita dignitosa anche dopo il servizio attivo. Le tante penalizzazioni, tra cui la mancata costituzione dei Fondi Pensione hanno già eroso notevolmente i nostri futuri assegni pensionistici. Non accetteremo ulteriori riforme peggiorative perché, non possiamo mettere a rischio la sopravvivenza dei nostri colleghi che andranno prossimamente in quiescenza.

 

Istrana (TV), 01/03/2024

 

 

 

IL CAPO DEL DIPARTIMENTO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE

Dottor Roberto SIBILLA

 

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IL SIULM A FIANCO DELLE PROFESSIONI SANITARIE MILITARI

Il Sindacato Unitario del Lavoro Militare (SiULM) comunica di aver dato mandato al proprio legale, avvocatessa Giulia Liliana Monte, per tutelare gli interessi dei propri iscritti ed in particolare per garantire parità di opportunità nella realizzazione extra-professionale a tutto il personale del
Comparto delle Forze Armate, concentrandosi sull'eliminazione delle discriminazioni derivanti dalle attuali disposizioni normative. Nella missiva indirizzata al Ministero della Difesa – Direzione Generale per il Personale Militare e allo Stato Maggiore Aeronautica si sono evidenziate le restrizioni normative che non attribuiscono pari opportunità al personale Militare. Nello specifico solo i medici e gli psicologi militari possono esercitare, al di fuori dell’orario di servizio, attività professionale in forma privatistica, mentre il resto del personale non gode di analoghe  possibilità.
Questa Associazione Sindacale ha ritenuto di affidare lo studio della problematica all’avvocatessa Monte la quale, dopo un’attenta lettura e una valutazione tecnico-professionale, ha evidenziato che gli Articoli del Codice dell’Ordinamento Militare (C.O.M.) siano stati formulati in netta
contrapposizione con il principio di parità sancito dall'Articolo 3, comma 2, della Costituzione italiana. Inoltre, considerata la recente sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato incostituzionale l'Articolo 210 del C.O.M. nella parte in cui non comprende anche gli psicologi
militari tra il personale cui è consentita l’attività libero professionale, il SiULM si impegna ad approfondire i vincoli normativi e proporne le opportune modifiche al fine di eliminare le discriminazioni.
Per sostenere questa importante iniziativa, il SiULM invita tutti i militari istituzionalmente impiegati nei settori delle “professioni sanitarie militari” (es.: gli infermieri militari) ad iscriversi al Sindacato.
Solo così, con forza ed unità, si potrà vincere questa prima battaglia ed ottenere il giusto riconoscimento ed il libero utilizzo professionale delle abilitazioni possedute dal personale militare.
Il Sindacato continuerà ad impegnarsi nel perseguire con forza e determinazione questo obiettivo, affinché tutti i lavoratori militari possano godere dei medesimi diritti di crescita umana e professionale nel rispetto dei principi costituzionali.
Istrana (TV), 28/02/2024


IL CAPO DEL DIPARTIMENTO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE
                             Dottor Roberto SIBILLA


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