SIULM - Sindacato Unitario Lavoratori Militari
Sede legale: Via Divisione Julia, n°46 - 31036 Istrana (TV)
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Intervento a tutela dei Fucilieri dell’Aria – Il SIULM al fianco del personale del 16° Stormo.
Il SIULM supporta la recente decisione dello Stato Maggiore dell’Aeronautica di rivedere il piano di riordino del comparto “Fucilieri dell’Aria”, prendendo atto di un importante cambio di rotta a favore del personale in servizio presso il 16° Stormo di Martina Franca.
Tale evoluzione, frutto anche di un rinnovato approccio del nuovo Capo di Stato Maggiore, Gen. S.A. Antonio Conserva, rappresenta un passo significativo nella giusta direzione: l’ipotesi iniziale di una quasi totale riallocazione verso Pisa, che fin da subito si era rivelata logisticamente complessa e penalizzante sotto il profilo umano e organizzativo, è stata ridimensionata.
La nuova impostazione prevede infatti che presso la 46ª Brigata Aerea di Pisa vengano trasferite solo le funzioni legate all’“Air Mobility”, mentre la componente operativa dei Fucilieri dell’Aria continuerà a operare in larga parte dalla propria sede storica di Martina Franca.
Il SIULM è stato, fin dall’inizio, attivo nel rappresentare le problematiche reali derivanti da quel piano iniziale: disagi familiari, impatto sulla qualità della vita del personale, criticità nella gestione logistica tutto a discapito della serenità dei colleghi fucilieri che per la peculiarità della loro professionalità non dovrebbero essere appesantiti con tali disagi e preoccupazioni.
Abbiamo posto in evidenza la necessità di soluzioni che tutelassero concretamente le condizioni lavorative e umane dei nostri iscritti, ottenendo oggi un primo, importante risultato.
In continuità con quanto ottenuto, il SIULM è già al lavoro affinché anche il personale precedentemente trasferito verso altre sedi, in particolare Pisa, possa rientrare a Martina Franca, ristabilendo condizioni di piena equità e pari opportunità tra tutti i militari coinvolti.
Questo risultato dimostra quanto sia fondamentale un’azione sindacale presente, competente e determinata, capace di portare nelle sedi decisionali la voce del personale, spesso trascurata nei processi di riorganizzazione.
Il SIULM continuerà a seguire da vicino ogni sviluppo legato al futuro del 16° Stormo, garantendo il massimo impegno nella tutela della dignità professionale e familiare di ogni iscritto.
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SIULM: PROPOSTA DI RIFORMA STRUTTURALE PER L’ISTITUZIONE DEL SSMN.RICHIESTA LA RIORGANIZZAZIONE DEL PERSONALE E DELLE PROFESSIONI SANITARIE MILITARI.
Il Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Militari (SIULM), in riferimento alla comunicazione del Sottocapo di Stato Maggiore della Difesa relativa all’inizio dei lavori per l’istituzione del Servizio Sanitario Militare Nazionale (SSMN), ha presentato le proposte di riforma strutturale che mirano a modernizzare e valorizzare il comparto sanitario militare italiano, per salvaguardare il benessere e la salute del personale con lo scopo di realizzare uno strumento efficace e performante.
Il Sindacato ravvede, in pieno accordo con la lettera, la necessità di superare le attuali criticità del sistema sanitario militare, caratterizzato da un inquadramento anacronistico del personale sanitario che non riflette né le responsabilità professionali né i titoli di studio richiesti per l'esercizio delle professioni sanitarie nel XXI secolo.
Cruciale per il SIULM agire non solo sulle strutture, sulle dipendenze e sulle relative denominazioni, ma in particolar modo rispetto al personale sanitario delle professioni sanitarie. Il Sindacato chiede di inserire all’interno della commissione di realizzazione la partecipazione di almeno tre rappresentati delle professioni sanitarie, nel pieno rispetto delle percentuali di presenza nei vari ruoli e con pari peso di voto degli altri membri.
La proposta cardine del SIULM prevede l'inquadramento di tutto il personale delle professioni sanitarie militari nel ruolo degli ufficiali, fatto salvo un periodo transitorio e di omogeneizzazione. Questa scelta non rappresenta una mera rivendicazione di natura ordinativa, ma costituisce una necessità operativa e normativa che allinea l'Italia agli standard internazionali e NATO, con progressione "concreta" e non "velleitaria" dal grado di Sottotenente al grado di Tenete Colonnello.
L'inquadramento come ufficiali di tutto il personale sanitario laureato risponderebbe a molteplici esigenze, in primo luogo, riconoscerebbe la natura intellettuale delle professioni sanitarie, come sancito dall'articolo 2229 del Codice civile e sarebbe allineata al ruolo dei funzionari come già previsto per il personale civile appartenente al medesimo Dicastero della Difesa e sarebbe coerente con l’applicazione dell’art. 656 e 1467 del C.OM. in quanto talune FF.AA. non hanno sin ora concesso la possibilità a suddetto personale, tramite concorso, di accesso ai gradi superiori se non in rari e sporadici concorsi straordinari.
Garantirebbe una catena di comando coerente e funzionale all'interno del nuovo SSMN essendo inoltre previsto in concordanza con l’art. 212 del C.O.M..Verrebbero così eliminate le attuali discriminazioni che vedono professionisti con identiche responsabilità civili e penali inquadrati in ruoli gerarchicamente inferiori.
“Forniamo proposte di variazione normativa atte a indirizzare un cambiamento epocale della sanità militare! Chiediamo ruoli differenziati per ciascuna professione sanitaria, mantenendo le specificità professionali all'interno di un quadro normativo unitario, il riconoscimento e l'esercizio di competenze specialistiche e avanzate di natura autonoma, includendo la possibilità per gli infermieri militari di operare con autonomia professionale nell'ambito delle competenze avanzate riconosciute dalla normativa vigente. Gestione autonoma di ambulatori infermieristici, prescrizione di farmaci in ambito emergenziale e/o sotto supervisione di specifici protocolli, presidi sanitari, esercizio di competenze specialistiche in aree critiche come l'emergenza-urgenza, la terapia intensiva e la sanità operativa, con particolare riferimento all’esercizio autonomo in ambito di esercitazioni e di proiezioni operative, allo scopo di raggiungere e ottenere benefici in termini di prontezza dello strumento militare”.
Queste le parole del Segretario Generale Nazionale SIUM A.M.,Dott. Luigi TESONE che conclude sottolineando che la riforma non potrà prescindere dal considerare il ruolo fondamentale del personale appartenente ai ruoli dei graduati e dei sergenti che opera nell'ambito sanitario e tale organizzazione del personale ausiliario di supporto dovrebbe essere estesa a tutte le FF.AA. in quanto alcune non presentano in organico tale personale, il che comporta di conseguenza il demansionamento continuo del personale delle professioni sanitarie.
Il SIULM propone che il SSMN sia organizzato secondo una struttura che rifletta la complessità e la multidisciplinarietà della sanità moderna. Il Comando della Sanità Militare dovrebbe prevedere oltre alle funzioni tecniche (medicina preventiva, formazione e addestramento, emergenza, logistica e farmaceutica, medicina legale e occupazionale, ricerca, epidemiologia e statistica, digitalizzazione) l'articolazione in unità specialistiche per ogni area professionale, garantendo la valorizzazione delle competenze specifiche all'interno di una visione unitaria.
Per il personale, il nuovo inquadramento rappresenterebbe finalmente il riconoscimento professionale adeguato alle responsabilità esercitate e i percorsi di carriera chiari e meritocratici offriranno sicuramente opportunità di crescita professionale basate sul merito e sulla formazione continua.
L'equità retributiva e la valorizzazione dei titoli accademici superiori rappresenteranno inoltre un incentivo fondamentale per la crescita professionale continua ed andrebbe inoltre a sanare la mancata applicazione dell’art. 656 del C.O.M. che talune FF.AA. non applicano organicamente.
Conclude così rinnovando l’impegno del Sindacato Unitario Lavoratori Militari al servizio del Paese sottolineando che la riforma rappresenterebbe un passaggio storico per la sanità militare italiana e in particolare una necessità operativa per garantire un Servizio Sanitario Militare Nazionale efficiente, moderno e allineato agli standard internazionali ed un pieno rispetto delle norme europee, nazionali e del Codice dell’Ordinamento Militare.
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Il SIULM – Sindacato Unitario Lavoratori Militari – interviene con fermezza e determinazione in merito alla mancata attribuzione dello status di “poligono permanente” al Poligono Capo Frasca e, conseguentemente, al mancato riconoscimento dell’indennità operativa supplementare nella misura del 100% al personale ivi impiegato.
Il Poligono Capo Frasca, operativo dal 15 dicembre 2014, svolge un ruolo essenziale e strategico nell’ambito dell’addestramento Aria-Ground di assetti nazionali e internazionali. Alla luce delle evidenze normative e operative, risulta inaccettabile che ad oggi non sia stato ancora riconosciuto come poligono permanente ai sensi dell’art. 16 della Legge 23 marzo 1983, n. 78.
Tale riconoscimento, già concesso ai poligoni di Teulada e Perdasdefogu, è più che giustificato anche per Capo Frasca in virtù di:
• una struttura stabile e organizzata per l’impiego permanente;
• l’applicazione della stessa normativa ambientale e di sicurezza;
• la sottoposizione agli stessi iter approvativi regionali per i programmi addestrativi;
• la stipula di un disciplinare d’uso con la Regione Sardegna, identico per contenuto e finalità a quelli già in essere per gli altri due poligoni;
• la corresponsione di indennizzi al Comune di Arbus, analoghi a quelli versati ai comuni gravati da servitù militari.
Il personale di Capo Frasca, al pari dei colleghi impiegati negli altri poligoni permanenti, è soggetto a condizioni logistiche, operative e ambientali che rientrano pienamente nei requisiti per l’ottenimento dell’indennità supplementare massima. La mancata attribuzione di tale beneficio configura una disparità di trattamento non più tollerabile.
Il SIULM richiama inoltre l’attenzione sul fatto che, a seguito del rigetto del ricorso presentato al TAR Sardegna nel 2022, è pendente un appello presso il Consiglio di Stato, per il quale il 20 maggio 2025 si è tenuta l’udienza. Tuttavia, ad oggi, non si hanno ancora notizie circa l’esito da parte del Collegio giudicante.
Alla luce di quanto sopra, il SIULM chiede formalmente:
• il riconoscimento dello status di poligono permanente al Poligono Capo Frasca;
• la corresponsione dell’indennità operativa supplementare nella misura del 100% per tutto il personale stabilmente impiegato nella struttura.
La divisa ci unisce, ma il riconoscimento del giusto trattamento economico e giuridico è ciò che tiene unita la dignità di chi serve il Paese.
Il Segretario Generale del SIULM
Luigi Tesone
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L’OBIETTIVO DEL TAVOLO TECNICO ENTRO FINE 2025.
Il Sindacato Unitario Lavoratori Militari continua con determinazione il proprio impegno per affrontare le criticità legate alla previdenza del personale militare. Dopo anni di sollecitazioni e presentazioni di documenti dettagliati, il SIULM ha ottenuto rassicurazioni che entro la fine del 2025 sarà avviato un tavolo tecnico dedicato alla previdenza dedicata.
Questa importante conquista sarà il risultato di un lavoro costante e approfondito. Il SIULM ha evidenziato, attraverso studi e analisi, il danno subito dal personale militare a causa della mancata attivazione dei fondi pensione, nonostante le risorse stanziate fin dagli anni '90. La pressione esercitata ha portato anche alte cariche istituzionali a riconoscere pubblicamente la necessità di un intervento urgente.
Cinque proposte parlamentari per correggere le penalizzazioni pensionistiche nel sistema contributivo sono alla base dell’azione e dell’attenzione che Il SIULM ha manifestato verso questa problematica richiedendo l'apertura di un tavolo negoziale per l'avvio della previdenza dedicata, sottolineando l'urgenza di garantire misure previdenziali adeguate e sostenibili anche per le future generazioni.
Il Sindacato è fiducioso nel raggiungimento dell’obiettivo di poter finalmente porre rimedio a una situazione che ha penalizzato il personale militare per troppo tempo.
“Continueremo a vigilare affinché le promesse si traducano in azioni concrete, assicurando un futuro più sereno e dignitoso a chi ha servito con dedizione la nostra Nazione”, aggiunge il Segretario Generale Nazionale SIULM A.M.,Dott. Luigi TESONE.
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